2023: come è partito il mercato immobiliare a Ponzano?

Ci troviamo difronte a dati davvero diversi rispetto al 2022, per comprenderli dobbiamo analizzare questi indicatori.

Se devi vendere o acquistare casa, sono numeri importanti che devi conoscere.

Parliamo di mutui.

Il 2023 è caratterizzato da recessione, inflazione, immobilità salariale, incertezza geopolitica e politiche monetarie non sempre efficaci.

Per effetto dei Bonus statali ormai giunti al termine, il mercato immobiliare in Italia ha tardato a vedere quel calo nelle compravendite e nei prezzi che doveva verificarsi già negli anni della pandemia.

Rispetto al 2022 accedere al credito, ovvero andare in banca a chiedere un mutuo, è più complicato.

Qualsiasi finanziamento costa di più.

Nel 2022 l’acquirente poteva ottenere, di media, un tasso che si aggirava all’1,93% (maggio 2022), a febbraio di quest’anno sullo stesso mutuo è praticato un tasso del 3,79%.

In queste nuove condizioni le banche osservano i redditi del richiedente con un atteggiamento più stringente e prudente, al fine di non compromettere la solvibilità futura del potenziale mutuatario e lo strumento che ha per attuare questa tutela, è rifiutare l’accesso al credito.

Per l’acquirente questo si traduce in:

rata più alta

inasprimento delle condizioni di concessione del credito.

Il gap tra salari e inflazione non si migliorerà nel 2023, quindi rimborsare i mutui da parte delle famiglie italiane sarà più difficile e oneroso, peggiorando il clima di fiducia e le conseguenti intenzioni di acquisto.

Le famiglie italiane, ancora fortemente dipendenti dal mutuo per acquistare casa, si percepiscono più fragili economicamente di conseguenza, si rivolgono più raramente agli istituti di credito, sapendo che potrebbero ricevere con più probabilità un rifiuto.


Mutuo più oneroso: quali conseguenze per il mercato immobiliare?

È facile intuire che qualsiasi persona che fino allo scorso anno poteva sostenere con serenità la rata per la casa dei sogni, oggi fa decisamente più fatica, con la conseguenza che una buona fetta di acquirenti decide di sospendere la ricerca, in attesa di condizioni finanziarie migliori.

Nomisma sottolinea che da questo comportamento

“deriva quindi, dopo il biennio 2021-2022, un sensibile calo delle intenzioni di acquisto immobiliari e delle richieste di finanziamento “.
“Un calo che “non dipende solo dagli indicatori di fiducia delle famiglie, seppure in calo rispetto ai massimi toccati a settembre 2021, ma derivante anche dal repentino irrigidimento dei criteri di selezioni della clientela“.


Cosa aspettarsi allora?

Il 2022 è stato un anno vivace, frizzante, sia dal punto di vista di numero delle compravendite, che della richiesta di mutui.

Un dato: chiedeva un mutuo anche l’investitore che acquistava un immobile da mettere a reddito, con la certezza che l’inquilino con il pagamento del canone mensile, copriva abbondantemente il costo bancario. Oggi tutto questo non funziona ovviamente più.

Nomisma dichiara che per il 2023

“si prevede una diminuzione a due cifre, sia dei nuovi mutui (-18% annuo) sia delle surroghe e sostituzioni (-47%).”

Le banche quindi, ma anche i clienti sono più prudenti

“incidono negativamente sull’afflusso di domanda al mercato e determinano una flessione dell’attività transattiva stimata nell’ordine del 14,6% su base annua, con un’intensità della contrazione che dovrebbe essere più evidente nella prima parte dell’anno, per poi ridursi a partire dall’estate con il progressivo allentamento della stretta monetaria“.


Come si comporterà il mercato immobiliare nella nostra zona?

La flessione non è lontana: lo scenario è tornato avverso per le condizioni di acquisto e la sempre alta dipendenza dai mutui per l’acquisto di casa rende la possibilità di acquistare un’abitazione più remota rispetto a qualche anno fa.

Ciò che si sta verificando nei primi mesi del 2023 è:

– una netta diminuzione di clienti che cercano casa

– parte di questi non possono più accedere al credito

– molti hanno rinunciato ad acquistare e stanno cercando un affitto

– coloro che continuano a cercare hanno ridotto il budget di spesa

– ci sono molte meno abitazioni in vendita

– il prezzo degli immobili è sensibilmente in calo

– la previsione è una diminuzione delle vendite del 14,6% rispetto allo scorso anno


Nomisma conferma infatti che

“nel 2023 è prevista una flessione nel mercato immobiliare del 14,6% e una diminuzione dei nuovi mutui del 18% annuo, e un’offerta in calo del 30 per cento”.

Dati osservatorio immobiliare 2023 di Nomisma.

Ci troviamo difronte a dati davvero diversi rispetto al 2022, per comprenderli dobbiamo analizzare questi indicatori. Se devi vendere o…

Sintetizzando:
– accedere al mutuo costa di più
– molte famiglie non potranno più accedere al credito
– la previsione è una diminuzione delle vendite del 14,6% rispetto allo scorso anno
– i prezzi scendono e continueranno a farlo

E SE HAI NECESSITA’ DI VENDERE IN QUESTO MOMENTO, COME PUOI TUTELARE IL VALORE DELLA TUA CASA?

Di certo, non a caso.

Contattami, per una consulenza del tutto personale.


Giada Carniato

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