La casa è da sempre bene rifugio?

Conviene ancora acquistare casa ai tassi di oggi?

Prima di continuare, ti invito a leggere il mio precedente articolo dove spiego perché i tassi di interesse hanno subìto l’attuale rialzo.

Quello che stiamo per affrontare oggi, è un argomento molto sentito dagli italiani, soprattutto da quella fascia di popolazione che sta per acquistare o vendere casa, perché queste oscillazioni di mercato, influenzano sia l’acquirente che il venditore.

Occorre fare un cenno storico. La CASA per gli italiani ha da sempre rappresentato il bene rifugio per eccellenza. L’abbiamo sentito dire dai papà o dai nonni:

il mattone non tradisce mai, il mattone si rivaluta.

Siamo negli anni ‘70-’80, gli anni d’oro per l’immobiliare.  I nostri avi possono raccontarcelo: il prezzo nominale delle case cresceva costantemente. 

Guardiamo cosa stava succedendo all’inflazione.

E’ vero che una casa veniva acquistata ad un prezzo e rivenduta ad un prezzo anche molto più alto.

Però….l’inflazione correva più veloce.


Il meccanismo era subdolo, ovvero non era così “visibile”. Facciamo due conti per capire:

L’inflazione misura l’aumento generalizzato dei prezzi. Conseguenza: con la stessa quantità di denaro in futuro acquisterò una minore quantità di beni e servizi.

Una banconota da € 100 oggi permette di acquistare una certa quantità di beni, ma tra 20 anni con € 100 nominali acquisterò meno prodotti, per effetto dell’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione.

Il valore nominale della banconota sarà sempre  € 100 euro, ma il valore REALE che potremo spendere sarà RIDOTTO dall’inflazione.



Quindi, i nostri avi, ad esempio:

– acquistavano una casa a  300.000 e dopo 30 anni la rivendevano a  550.000 

– CREDEVANO di avere guadagnato  250.000

– In realtà, se nel frattempo l’inflazione è stata del 3% all’anno per 30 anni, dobbiamo calcolare che i  550.000 che incasseremo in futuro varranno il 60% in meno di 30 anni prima. 

Perdita reale di € 220.000 –  300.000 investiti =  – 80.000 reali.


Tiriamo le somme sull’investimento dei nostri avi: a causa dell’inflazione operavano in perdita secca.

Sebbene si tratti di un esempio sintetico, rappresenta la realtà.

La casa però non rappresenta sempre una fonte di investimento, l’abitazione ci serve, per far crescere la nostra famiglia e i nostri progetti di vita!

Come ogni mercato, anche il valore della nostra casa subisce delle flessioni in rialzo, ma anche verso il basso. Rivolgersi ad un esperto del mercato immobiliare della tua zona è il primo passo per vendere la tua casa nel miglior momento e alle condizioni più favorevoli.

Oggi cosa succede al mercato immobiliare con l’inflazione e i tassi bancari in rialzo?

Ti rimando al prossimo articolo!

Giada Carniato

Cell. 338 2932526

Mail: info@giadacarniato.com.

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