Nel 2024, 9 famiglie su 10 in Italia hanno visto lievitare le spese per la casa, un’emergenza che non riguarda solo il costo dell’affitto o del mutuo, ma anche la difficoltà di risparmiare o investire. Questo scenario emerge da uno studio condotto da N26, in collaborazione con Advantere School of Management, che ha analizzato le finanze di Italia, Francia, Spagna e Germania, mettendo in luce un dato preoccupante: l’Italia è un Paese in cui le spese per la casa sono diventate sempre più insostenibili.
Il budget casa: un’incidenza pesante sullo stipendio
In Italia, metà degli italiani destina fino al 20% del proprio stipendio alla casa, tra affitto o mutuo. Ma il dato che preoccupa di più è che il 27% arriva a spendere addirittura tra il 20% e il 40% delle proprie entrate. E mentre la situazione economica delle generazioni più anziane è relativamente più stabile, con il 44% dei Baby Boomers che non devono far fronte a spese per l’abitazione, i giovani e le famiglie emergenti si trovano ad affrontare un mercato immobiliare sempre più ostile.
Difficoltà di risparmio: una missione impossibile
Il problema non è solo il pagamento dell’affitto o del mutuo. Con queste spese fisse così elevate, il risparmio o l’investimento diventano utopie per molti. L’indagine mostra che solo il 15,7% degli italiani riesce a permettersi investimenti extra, un dato ben al di sotto della media europea del 25,4%. Confrontata con la Germania, dove il 30% degli abitanti può pianificare risparmi, l’Italia appare come una realtà dove l’incertezza economica limita le possibilità di crescita.
I giovani in crisi: il mercato immobiliare che li esclude
Per i giovani italiani, la situazione è ancora più critica. Con 35 milioni di unità abitative, il mercato immobiliare è sempre più inaccessibile per chi non ha una base economica solida. Le regioni con gli affitti più alti? Lombardia, Lazio e Veneto, con prezzi che sfiorano i 7 euro al metro quadrato. Il disallineamento tra offerta e domanda è palese: una coppia under 35 con 3.000 euro al mese di reddito spende il 33% del suo stipendio per un appartamento di 80 mq a Milano. Se ci si sposta al Sud, la situazione migliora lievemente, ma comunque, spendere oltre il 20% del reddito per l’affitto è la norma.
Città metropolitane: la casa che diventa un miraggio
Le aree metropolitane, dove la concentrazione di opportunità lavorative è maggiore, risultano essere ormai proibitive per molti giovani. A Roma, il costo della vita è superiore del 140% rispetto alla media regionale, mentre a Milano questo divario sale al 250%. Le grandi abitazioni presenti nel patrimonio immobiliare italiano sono ormai fuori luogo rispetto alle necessità degli acquirenti, che preferirebbero soluzioni più compatte ed efficienti.
Generazioni più ricche, giovani in difficoltà
Infine, l’analisi della distribuzione della ricchezza rivela un trend preoccupante: in Italia, la ricchezza è concentrata nelle mani delle generazioni più anziane. I Baby Boomer possiedono in media oltre 360.000 euro per famiglia, mentre i Millennials e la Gen Z si fermano a 150.000 euro. In un contesto segnato dal calo delle nascite, la ricchezza rischia di concentrarsi sempre di più nelle mani di pochi, creando una disuguaglianza che si riflette anche nel mercato immobiliare.
La verità:
Oggi il mercato immobiliare non è accessibile a chiunque. I giovani sono costretti a fare sacrifici enormi per riuscire a comprare una casa o, nella maggior parte dei casi, si arrendono di fronte ai costi. La chiave per non farsi travolgere da queste difficoltà è affidarsi a professionisti che conoscono il mercato e che possano aiutare a trovare le soluzioni migliori, senza essere intrappolati dalle dinamiche inflazionistiche che stanno rendendo il mercato immobiliare sempre più complesso.

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