L’effetto Covid sulle scelte abitative: ecco come sono cambiate le nostre case

L’emergenza Covid, e quindi la sua conseguenza più estrema, il lockdown, ha messo i cittadini di fronte alla realtà di inevitabili ed importanti cambiamenti nelle abitudini quotidiane.

A cambiare è stato il concetto stesso di casa che, per certi versi, ha virato verso una configurazione certamente multifunzionale. “La casa durante il lockdown è stata adattata a ufficio, palestra, ristorante e persino barbiere in alcuni casi” e la differenza vera, durante i momenti più duri del confinamento forzato, l’hanno fatta i mq a disposizione: “ovviamente sono stati privilegiati coloro che disponevano di ampi ambienti da riadattare a seconda delle necessità”.

Il lockdown è stata una condizione comune e una linea di demarcazione netta che ha stabilito un prima e un dopo nel modo di vivere la casa. Questo ha spinto molti costruttori immobiliari ripensare le abitazioni per venire incontro a quelle che potrebbero essere le esigenze e tendenze del futuro.

La pandemia ha messo tutti di fronte ad alcune fondamentali criticità del futuro modo di scegliere e abitare la casa. Le componenti che giocheranno un ruolo centrale nel plasmare la casa del post Covid sono: gli spazi comuni, la flessibilità e tecnologia, la metratura, il contesto, gli spazi esterni, l’arredo e i materiali. La sfida è capire come cambieranno e come cambierà il loro peso nelle nostre scelte future in tema di abitazione.

Spazi Comuni

Si tratta, in genere, di una tema centrale e di una prerogativa delle abitazioni inserite in contesti che contano più unità: dalla palazzina alle villette affiancate. Il lavoro a distanza e la possibilità di spendere più tempo tra le mura domestiche porterà ad esigere maggiore riservatezza ed una distanza minima tra abitazioni, che consenta di non percepire troppo la presenza del vicinato. Nell’ultimo ventennio la massimizzazione del territorio da parte dei costruttori, ha troppo spesso spogliato quelle realtà dalla necessaria distanza tra la vita delle persone, che molto spesso invece coincide con quella minima prevista per legge.

Flessibilità e Tecnologia

È facile immaginare che si vada incontro a una ibridazione degli ambienti abitativi, Lavoro da casa e stile di vita più flessibile vuol dire avere bisogno di ambienti più flessibili. Vi sarà una sostanziale sovrapposizione tra casa, ufficio, palestra e altro, dove gli spazi diventeranno sempre più polifunzionali e disegnati per accogliere una pluralità di attività.

E come si traduce, in termini pratici per la casa, questa nuova tendenza nello stile di vita?

Si traduce in “RESIDENCE LIFESTYLE MORGANELLA”

Metratura

In quanto ai metri quadrati a disposizione, molte persone durante il lockdown hanno riscoperto l’importanza degli spazi a disposizione. La ricerca di metrature più ampie è sicuramente una reazione intelligente dovuta al lockdown. Case più grandi vogliono, più comfort, più sicurezza, più qualità della vita. 

Contesto

Ad assumere sempre maggiore importanza, invece, nella scelta di una casa sarà quello che c’è attorno alla casa stessa. Specialmente in relazione al ricorso sempre più massiccio allo smart working. “Cambierà molto il peso che il contesto geografico avrà sulla scelta della casa. Chi avrà la possibilità di svolgere il lavoro da casa, per esempio, non darà più priorità alla vicinanza all’ufficio o ai mezzi pubblici, ma a un parco o un centro sportivo”.

La qualità dell’aria e l’illuminazione naturale, la prossimità a contesti naturalistici o a piste ciclabili extraurbane diventeranno sempre più attrattori per giovani professionisti che non ne possono più di vivere nei centri città congestionati”.

Spazi Esterni

Il periodo di lockdown, oltre alla necessità di spazi a disposizione in casa, ha messo in evidenza soprattutto l’importanza di concedersi momenti all’aria aperta: Che sia un balcone, un giardino o un terrazzo lo sfogo esterno è diventato per molti un must nella ricerca della casa. Si è presa consapevolezza del valore dell’outdoor come estensione dell’abitazione ed è aumentata al contempo la sensibilità per l’arredo esterno, per le piante ed il giardinaggio”.

Quindi le case con giardino o gli attici ed il relativo aumento della loro domanda contribuirà a incrementare e consolidare il valore residuo di queste tipologie residenziali, assicurando ai compratori un investimento sicuro e ponderato sul lungo periodo.

Materiali

L’eredità della pandemia vissuta, ha lasciato il segno anche su ciò che riguarda la scelta dei materiali da utilizzare in casa che dovranno essere sempre più improntata ad un efficientamento energetico di alta classe, a delle tecnologie intelligenti per ottimizzare i consumi, alla facilità manutenzione, alla durabilità dei materiali impiegati, ma che strizzino anche l’occhio al lusso e al prestigio.

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Giada Carniato
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